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In questa pagina è possibile trovare e scaricare gratuitamente il materiale riguardante le iniziative del progetto Coglia.

COGLIA
PROGETTO GENERALE COLLEONESCO

Coglia! è il grido di guerra delle schiere colleonesche durante le battaglie. Questa parola può essere oggi ripresa come nome convenzionale per indicare il macroprogetto e l’insieme dei progetti e delle attività legate alla figura ed all’opera di Bartolomeo Colleoni ed ai suoi discendenti Martinengo Colleoni, oltre che ai luoghi ad essi legati.

L’iniziativa ha valenza locale ed europea, coinvolgendo anche Danimarca, Francia, Croazia, Austria, Polonia e Germania ed è eventualmente estensibile anche alla Grecia ed a Malta.

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BARTOLOMEO COLLEONI E LE RELIQUIE
DELLA MADDALENA E DI LAZZARO

 

 


Ecco il fascicoletto riepilogativo sul tema di
Bartolomeo Colleoni e delle reliquie di Santa Maria Maddalena e di San Lazzaro (unite, pare, a quelle di Marta, Massimino e Celidonio) che furono da lui portate da Senigallia a Romano e Covo, contestualizzandole nel quadro della religiosità e devozione del condottiere.

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LA GUERRA DI ROMAGNA
LA BATTAGLIA DELLA RICCARDINA-MOLINELLA
BARTOLOMEO COLLEONI E FEDERICO MONTEFELTRO

Si è pensato di incentrare le iniziative del 2019 sulla guerra di Romagna (1467-1468) e sulla battaglia della Riccardina-Molinella (1467) in quanto ne furono protagonisti Bartolomeo Colleoni (1392/1393?-1475) e Federico da Montefeltro (1422-1482).
Lo scontro della Riccardina-Molinella, finito sostanzialmente con un pareggio, portò però al tramonto di questa iniziativa che si concluse per intervento del papa nel 1468, mantenendo lo status quo.
 
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MOSTRA
BARTOLOMEO COLLEONI: IL TESORO PERDUTO

Le relazioni di carattere militare, sociale e politico che Bartolomeo Colleoni ha intercorso con i grandi della storia del suo tempo, ne fanno di questo personaggio bergamasco un uomo pubblico, degno di essere ricordato anche attraverso testimonianze come i documenti. Nascosti, per ovvi motivi di conservazione, nelle pieghe di faldoni e cartelle nelle varie biblioteche e musei, crediamo di fare cosa gradita esporli al grande pubblico.
La mostra, allestita nel bellissimo Castello di Malpaga nel 2016, è stata un valido completamento alla visita dell’antica dimora di corte del grande condottiero.
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MOSTRA
IO MEDEA: LA LEGGENDA BIANCA DEL RINASCIMENTO ITALIANO

Il 6 marzo 1470 si spense, a soli tredici anni, Medea, la figlia pre- diletta di Bartolomeo Colleoni (Solza, 1392/1395 – Malpaga,
1475), secondo molti il maggior condottiero del Quattrocento, ricercato dai potenti di tutta Europa.
Si narra che per la prima volta il fiero capitano di ventura la- sciasse trapelare il suo sentimento di anziano, tenero padre, versando le sue uniche lacrime e scegliendo di seppellire insie- me alla piccola Medea l’uccellino che era stato suo compagno di giochi, affinché l’accompagnasse nell’ultimo viaggio.
Il giovane scultore Giovanni Antonio Amadeo (Pavia, 1447 – Milano, 1522), destinato a diventare forse il maggiore degli ar- chitetti e scultori lombardi del primo Rinascimento, fu subito ingaggiato per realizzare il monumento funebre di Medea, re- galando a Bergamo quella che è stata definita la più bella delle effigi che riposano in terra lombarda.
Nasce così, intorno all’inconsapevole Medea e alla sua giovinezza stroncata, la leggenda bianca del Rinascimento lombar- do, che si propaga in pittura, scultura e poesia.
A 550 anni dalla sua morte, Medea rompe per la prima volta il silenzio, raccontandosi quasi in prima persona attraverso docu- menti e oggetti portati alla luce da una recente, ampia ricerca, e allo stesso tempo proponendosi come portavoce del multiforme universo femminile di un secolo, il Quattrocento, che ancora faticava a dare spazio alle donne.
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MOSTRA
GLI STEMMI RITROVATI: SEGNI ARALDICI AL CASTELLO DI MALPAGA

Mostra allestita nelle sale del Castello, con pannelli raffiguranti le immagini degli stemmi ed il loro significato, oltre ad alcuni oggetti preziosi, ritrovati nel Castello: una campana fatta realizzare dal Colleoni (che è risultata essere la più antica in Bergamasca), la croce del castello, un paliotto inciso ed un tavolino intarsiato.
Oggetti di inestimabile valore sui quali si innesta intrigo e mistero.
La campana fu dedicata dal Colleoni alla moglie Tisbe? È vero che la campana risuonava al ritorno del famoso condottiero?
Mistero, storia e un pizzico di fantasia del visitatore vi apriranno le porte alla riscoperta di un periodo storico ormai dimenticato.
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MOSTRA
GLI STEMMI RITROVATI: SEGNI ARALDICI AL CASTELLO DI CAVERNAGO

Mostra allestita nelle sale del Castello, con pannelli raffiguranti le immagini degli stemmi ed il loro significato, oltre ad alcuni oggetti preziosi, ritrovati nel Castello.
Oggetti di inestimabile valore sui quali si innesta intrigo e mistero.
Mistero, storia e un pizzico di fantasia del visitatore vi apriranno le porte alla riscoperta di un periodo storico ormai dimenticato.
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MOSTRA
IL FEUDO PERDUTO DI COLOGNO AL SERIO

Questa mostra si inserisce nell’ambito del Progetto Coglia, un’ampia iniziativa di recupero della figura del condottiere Bartolomeo Colleoni, dei suoi discendenti Martinengo Colleoni e dei luoghi colleoneschi. La mostra che viene qui presentata costituisce la prima di una progettata serie di iniziative per far maggiormente conoscere Bartolomeo Colleoni nei luoghi che furono a lui strettamente legati, o perché sua signoria, o perché vi furono sue proprietà o perché vi si verificarono eventi a lui connessi. 
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Il PROGETTO COGLIA SI PRESENTA

Il progetto COGLIA si presenta alla Cittadinanza. Pannelli esplicativi per indicare cosa è e le finalità del progetto COGLIA.
 
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MOSTRA: Il PROGETTO COGLIA SI PRESENTA A PALOSCO

La mostra che viene qui presentata si inserisce nell’ambito del Progetto Coglia, una serie di iniziative volte ad approfondire e diffondere la conoscenza della figura del condottiere Bartolomeo Colleoni, dei suoi discendenti Martinengo Colleoni e dei luoghi colleoneschi. In particolare essa si propone di far rivivere la memoria del Colleoni in uno dei luoghi che furono a lui strettamente legati, o perché sua signoria, o perché vi furono sue proprietà o perché vi si verificarono eventi a lui connessi. Sino ad ora sono state organizzate mostre a Malpaga, Cavernago, Cologno al Serio, Bergamo e Covo ed altre sono in programma. Palosco fu per un quindicennio territorio del Colleoni (1460-1475), ma la memoria di questo si è con il tempo affievolita. L’Amministrazione comunale di Palosco ed il Progetto Coglia hanno deciso di organizzare una conferenza che riporti alla memoria questo legame, così come i pannelli della mostra ed una piccola pubblicazione. Essi condividono sostanzialmente lo stesso testo e le stesse immagini ed informazioni e sono diverse modalità di fruizione degli stessi contenuti, finalizzati a raggiungere il maggior numero possibile di persone alle quali far conoscere questo tema. Palosco, feudo dimenticato, ritrova oggi il suo feudatario.
 
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Il DOLCE DEL CONDOTTIERO BARTOLOMEO COLLEONI

Il Comune di Cavernago nel 2019 ha indetto un concorso per la creazione del “dolce del condottiero Bartolomeo Colleoni” quale simbolo che lega i territori Colleoneschi alla figura del valoroso condottiero.

Il Concorso è stato rivolto a tutte le pasticcerie, cioccolaterie e scuole di arte bianca.

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L'UFFICIO POSTALE DI CAVERNAGO

Pubblichiamo una ricerca storica realizzata da Francesco Luraschi, che ringraziamo, sulla storia dell’ufficio postale di Cavernago. Una ricerca storica interessante che invitiamo a leggere con attenzione.
 
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